segunda-feira, novembro 27, 2006

IL MOMENTO É ORA: L' UNIVERSITÁ DELL' UNIONE EUROPEA NON SI RIFORMA, SI COMBATTE!!!

IL MOMENTO É ORA: RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO FUTURO!
Le riforme portate avanti nell'arco dell'ultimo decennio hanno radicalmente trasformato, sotto i nostri occhi, l'intero sistema formativo.
Attraverso l'attuazione dell’autonomia finanziaria, del sistema del 3+2 e della creazione del sistema dei crediti (ECTS) è stata portata avanti una complessiva riorganizzazione della didattica, rimodellata interamente in favore di un'offerta formativa sempre più asservita alle richieste del mercato. L'Università riformata non si presenta come luogo di trasmissione di sapere critico, bensì offre agli studenti solo un pacchetto formativo preconfezionato di conoscenze nozionistiche e frammentate, funzionali ai nuovi settori produttivi e spendibili nel mercato del lavoro.
Nell'organizzazione dell'istituzione stessa le riforme hanno portato l'università ad assomigliare, nelle sue logiche e nelle sue dinamiche interne, ad una vera e propria azienda. La creazione di Consigli di Amministrazione (che stanno sostituendo i Senati Accademici, con la presenza di rappresentanti delle aziende del territorio) come organismi stabili ed organici nel processo decisionale dei singoli atenei, l'assimilazione dello status del rettore a quello di manager; la sfrenata competitività tra atenei; le convenzioni con privati; ed il ruolo di “utente” dello studente sono tutte conseguenze di questo processo.
Parallelamente a questo fenomeno stiamo assistendo ad un progressivo processo di privatizzazione degli enti per il servizio allo studio attraverso la trasformazione di questi ultimi da soggetti pubblici in aziende. Le garanzie del diritto allo studio (mense, alloggi per studenti fuori sede, borse di studio, trasporti gratuiti...), insieme alla graduale ma costante distruzione dello stato sociale, vanno scomparendo, impedendo di fatto l'accesso al mondo dell'istruzione a chi non se lo può permettere. La selezione di classe si manifesta per gradi via via crescenti durante tutto l'arco del percorso formativo. Si manifesta, a partire dal triennio, attraverso la negazione del diritto allo studio; la creazione di numeri chiusi per l'accesso alle lauree specialistiche; il costante aumento delle tasse d’iscrizione, ed in fine anche attraverso l’organizzazione di master con prezzi d’iscrizione esorbitanti che chiaramente non saranno accessibili alla maggior parte degli studenti.
L'evidente continuità tra le riforme varate in questi anni dai governi di “centro destra” e “centro sinistra” (contro la cui finanziaria i sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale per il 17) ci impone la necessità di superare ed uscire da analisi squisitamente nazionali e inquadrare le riforme del sistema formativo nell'ambito del processo di integrazione europea. Infatti, è proprio dalle direttive europee sulla formazione e istruzione, ed in particolare dalla “Dichiarazione di Bologna” del ‘99, che partono le riforme universitarie nazionali e che noi, in Italia, conosciamo come riforme Zecchino-Moratti-Mussi.
E’ necessario, quindi, non solo costruire nuove forme di coordinamento tra gli studenti in tutta Europa, attraverso la partecipazione ai Forum Studenteschi Europei, ma anche rilanciando la lotta contro l’Unione Europea e le sue direttive sulla formazione e l’istruzione.
Il 17 Novembre, così come in Italia, anche in tutte le città d’Europa si organizzeranno decine di mobilitazioni studentesche.

CONTRO LA "DICHIARAZIONE DI BOLOGNA"
(direttiva europea che ha ispirato tutte le riforme nazionali sull'università)
NO ALLE RIFORME ZECCHINO-MORATTI-MUSSI!
RILANCIAMO LA LOTTA A LIVELLO EUROPEO!
CONTRO L'EUROPA DEI PADRONI E LE SUE DIRETTIVE SULLA FORMAZIONE!


17 NOVEMBRE CORTEO

CONCENTRAMENTO: PORTA CAPUANA ORE 10

Interfacoltà (Coordinamento dei Collettivi Universitari) – Napoli
Coordinamento dei Collettivi – Catania
Coordinamento “Universitari in lotta” – Palermo
Collettivo “Lavori in Corso” Tor Vergata – Roma
Collettivo Politico Scienze Politiche - Firenze

[text by Interfacoltà-Napoli, Wednesday, Nov. 15, 2006 at 6:05 PM]

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